Regia di Jerzy Skolimowski vedi scheda film
Quattro notti con Anna è il film che segna il ritorno come autore a tutto tondo di un grande regista come Jerzy Skolimowski. Dopo prove assolutamente minori come La nave faro o Acque di primavera, e l'interessante, ma comunque incerto adattamento di Gombrowicz, con Ferdydurke, si spezza un silenzio durato ben 17 anni.
Il film di Skolimowski, ambientato in un rurale paesino polacco dai tratti vagamente tarriani - con tanto di mucca morta che galleggia sull'acqua -, racconta la storia di un povero uomo, buono ma irrimediabilmente goffo, ossessionato da un amore, tutto "voyeuristico", per Anna. Il film di Skolimowski si configura, infatti, oltre che come una triste storia d'amore platonica, anche come un film sulla "visione". Con dei richiami che passano da Hitchcock fino a giungere a Kieslowski.
Non da meno è il lavoro ineccepibile di messa in scena del regista polacco. In particolare, la plasticità dell'immagine e l'uso espressivo del colore, dominato dalle tonalità scure, in particolare dai blu, richiama alla mente il lavoro del Bruno Dumont di Hadewijch.
Ma Cztery noce z Anna è, prima e dopo di tutto, un film di accecante, spoglia, nuda bellezza.
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