Regia di Nuri Bilge Ceylan vedi scheda film
Un politico importante investe una persona con la sua macchina. Il suo autista, in cambio di soldi, decide di dichiararsi colpevole scontando la pena al suo posto. Ma mentre sarà in galera sua moglie e suo figlio andranno incontro al disastro totale.
Nuri Bilge Ceylan - già regista del notevole Uzak - mette in scena un dramma lento, efficace soprattutto nella prima parte (prima che il marito esca di galera) mentre nella seconda sconta un relativo calo di tensione. Ad ogni modo, il regista rappresenta una vicenda che non concede sconti, con una scenografia dalle tinte cupe e desolate. Particolarmente azzeccata - e ahimè realistica - la figura del politico cinico che pensa di potersi comprare tutto grazie ai soldi e al potere - anche se in effetti tutti i personaggi danno una mediocre prova di sé, galleggianti in solitudini a cui non sembra esserci rimedio. Recitazione misurata; poche parole pronunciate e molti sguardi persi nel vuoto. Premio nel 2008 per la miglior regia al Festival di Cannes.
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