Regia di Nuri Bilge Ceylan vedi scheda film
VOTO : 6/7.
Il regista turco Nuri Bilge Ceylan continua il suo percorso artistico (qui è al suo terzo film) proponendo un prodotto esteticamente notevole, ma anche un po’ criptico, seppur meno di quanto fatto in precedenza (qui c’è comunque più storia).
Un uomo politico investe ed uccide un passante e, per non finire in prigione, convince, proponendo una lauta ricompensa, il suo autista ad addossarsi la responsabilità del fattaccio.
Così l’uomo deve scontare una pena limitata in galera, mentre il figlio abbandona gli studi, sognando un’attività in proprio(con questi soldi si compra un’auto per accompagnare i bambini all’asilo) e la moglie trova nell’uomo politico la passione persa nel corso del tempo.
Quando l’uomo ritorna a casa gli equilibri saranno così decisamente diversi da come se li ricordava ed un omicidio costringerà a rivedere diverse cose.
Ceylan lavora in sottrazione, tutti i fatti salienti della trama vengono consciamente omessi (l’investimento, il tradimento, l’omicidio) presentando però le conseguenze che questi comportano sull’essere interiore dei personaggi.
Sicuramente il punto di forza è la rappresentazione delle immagini, eleganti, ricercate, particolarmente azzeccate, a partire dai volti (il sudore sul volto del politico, lo sguardo della donna) per passare alla scelta degli ambienti, siano essi semplici interni o paesaggi esterni.
Non mancano nemmeno inserti metafisici, richiamanti il ricordo del bambino morto, che vengono presentati in maniera convincente senza esagerazioni (sono solo due scene, ma in grado di colpire).
Interessante anche l’effetto del denaro all’interno di una società povera, presentato dapprima da parte del potente uomo politico e poi in un frangente molto diverso dall’autista (segno che di fronte al bisogno siamo tutti pronti a scendere a patti col diavolo pur di salvare noi stessi e i nostri cari).
Lavoro complessivamente caratterizzato da un’idea di cinema lontana per un regista importante dotato di una sua integrità alla quale non rinuncia (anche se qualche compromesso potrebbe rendere il suo lavoro decisamente grande).
Certo non un film facile, tanto meno adatto a tutti, Ceylan persegue la sua strada, aprendosi comunque di più rispetto ai suoi precedenti lavori.
Interessante.
VOTO : 6/7.
Passo dopo passo segue il suo percorso dando comunque qui vita al suo film più convincente.
Esteticamente notevole con alcune idee brillanti.
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