Regia di Richard Donner vedi scheda film
Due innamorati sono impossibilitati a stare assieme, impediti da un vescovo maniaco e apostata, dedito ai malefici.
Finora l'avevo sempre mancato, sebbene sapessi benissimo della sua esistenza (con tutte le repliche di Canale 5 negli anni '80, impossibile non averne mai sentito parlare). In complesso mi è piaciuto, con qualche distinguo qua e là.
L'ambientazione è suggestiva e rigorosamente d'epoca (e italiana...), ma di fatto l'azione si dipana in un vago Medioevo senza contesto storico. Del resto, la vicenda stessa è pura fantasia; chissà però che chi l'ha scritta avesse riversato una storia d'amore personale in una sorta di cornice fantastico-storica....
Matthew Broderick, che dopo un giovinezza scoppiettante calò rapidamente in popolarità, è certamente nella parte, ma lo sono anche Rutger Hauer e Michelle Pfeiffer, forse mai più così bella. Il primo è anche più simpatico che in “Blade Runner”. Devo dire che il finale, con la sua lunga singolar tenzone, mi è piaciuto meno del resto del film. La parte centrale, invece, con l'errare dei personaggi tra boschi e montagne, mi ha convinto. Il passo più riuscito è, secondo me, quando il vecchio monaco racconta al ragazzo la storia della maledizione, nell'eremo attorno al fuoco: vero cinema, per niente action, fantasy, o blockbuster.
La colonna sonora, invece, mi ha stupito per inadeguatezza: musica elettronica da Magnum PI o A-Team per una fiaba ambientata nel Medioevo! Del resto, però, gli anni '80 sono il decennio peggiore della storia del cinema quanto a colonne sonore.
In ogni caso è da vedere, e vince il fascino di certe fiabe contemporanee. E forse è il miglior film di Richard Donner.
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