Regia di Valérie Guignabodet vedi scheda film
Tutto in 24 ore, si potrebbe dire. Si celebra il matrimonio di due venticinquenni, buoni borghesi della Francia di oggi. Film corale : seguiremo parenti, amici, ex-amanti, ex-coniugi, fratelli e sorelle, suoceri e consuoceri per tutta la durata della pellicola. Passo dopo passo, tutti i personaggi messi in scena faranno scoperte, vuoteranno molti sacchi, trasformando l’iniziale commedia in una carrellata di drammi umani, infarciti di dolori e delusioni. Il film vale la pena di essere visto, si avvale di dialoghi tutt’altro che banali, nonché di uno stuolo di attori impeccabili. Prima e sopra a tutti, Miou-Miou, che funge con grazia da « guida » nel microcosmo proposto. Madre dello sposo, ha organizzato nei minimi dettagli l’intera cerimonia e accompagna lo spettatore per l’intera durata del film. Accanto a lei, sono particolarmente in parte Mathilde Seigner e Jean Dujardin. Quest’ultimo mi ha sorpreso, non essendo uno dei miei attori preferiti del cinema francese contemporaneo (lo si ricordi comunque in « Ca$h », in cui si difende molto bene). Spero vivamente che, prima o poi, questo splendido film sia visto anche in Italia.
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