Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film
Tra i miei film preferiti di Hitchcock vi è anche questo suo incompreso lungometraggio che è posto in mezzo ai suoi due capolavori più famosi e apprezzati: “La finestra sul cortile” (1954) e “La donna che visse due volte” (1958). Il pubblico non lo accolse molto calorosamente, in compenso molti critici lo stimarono. Lo stesso regista non fu molto soddisfatto del film a causa di alcuni errori di costruzione drammatica, dovuti alla deliberata fedeltà ai fatti. Tuttavia rimane una tappa fondamentale nella sua filmografia con una prima parte stupenda, una sorta di odissea kafkiana di una comune persona interpretata da un ottimo Fonda. La seconda parte è forse di più ordinaria amministrazione, ma mantiene un tensione alta che congiunta all’assillante musica di Herrmann costituiscono l’intero film rendendolo sempre migliore e avvincente. Tratto da una storia vera trasformata da Hitchcock e dall’atmosfera in un vero incubo. Finale amaro, proprio perché è una storia vera.
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