Regia di Mike Hodges vedi scheda film
Un uomo "morto"cammina per le strade della sua vita passata. A tenergli compagnia ci sono solo il rimorso, ed il senso della disfatta; la coscienza di aver condotto una vita che è stata solo uno spreco. Il suo ritorno a casa non è nemmeno voluto: ha rimesso piede in città solo perchè ha perso il lavoro, e vi rimane solo per scoprire le ragioni del suicidio del fratello, che in qualche modo-altra vita sprecata e distrutta-lo porta a rivedere le cose rimaste insolute, e a ricostruire la vecchia identità che aveva abbandonato, per ricominciare(purtroppo) da lì...
La storia che sta dietro a "I'll sleep when i'm dead" potrebbe essere interessante, se non fosse che dopo un inizio che prometteva bene, il regista si perde per strada anche peggio del suo "lost boy", come se non sapesse bene neanche lui cosa stia cercando di dire, o cosa potrebbe fare il protagonista preso nella vicenda con cui si trova a combattere.
Tutto il materiale prezioso a disposizione degli autori- un insolito incipit, le motivazioni finali del violentatore che sono a dir poco inquietanti, il meraviglioso cast- finiscono con l'evaporare in una bolla di sapone. Anche peggio, quindi, che se non ci fosse stato niente con cui lavorare.
Bravissimi gli attori: Clive Owen è sempre...Clive Owen(con la necessità di ascoltarlo in lingua originale), e l'apparizione iniziale di Rhys Meyers è indimenticabile(e sprecata).
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