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Il ladro di bambini

Regia di Gianni Amelio vedi scheda film

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La recensione su Il ladro di bambini

di flash41_99
8 stelle

Nella periferia di Milano una madre fa prostituire la figlia Rosetta di soli 12 anni, il fratellino Luciano è nell'androne di casa, sguardo triste e malinconico. Poi il fatto: irrompe la polizia la madre viene arrestata e i due bambini affidati ai servizi sociali. Viene incaricato un carabiniere tal Antonio di portare con se i bambini per tradurli presso un istituto di Civitavecchia. Ma le cose subiscono un inaspettato imprevisto: l'istituto, per mancanza di un certificato medico, non accetta i bambini e chiede al carabiniere di trasferirli in un altro istituto di Palermo.
Da quel momento inizia una vera e propria odissea. Prima Antonio approfitta del viaggio verso il Sud per andare a trovare i suoi familiari in Calabria poi avviene qualcosa di inaspettato, di insolito. Nasce un rapporto amichevole tra il bambino e Antonio, il bambino affetto da asma vede negli occhi di Antonio non il poliziotto formale ed ossequioso al dovere a tutti i costi ma un fratello buono, gentile e premuroso. Un uomo che si affeziona ad entrambi mettendo da parte la divisa e gli ordini. Un rapporto di grande umanità e complicità, i bambini durante il viaggio che è proseguito in auto vanno al mare con Antonio come se fosse un familiare,, il papa che non c'è mai stato, il fratello mai avuto ma necessario, la guida morale, spirituale, il maestro di vita.
Ma poi il carabiniere Antonio viene riportato al suo ruolo originario accusato, addirittura, di essere un sequestratore di persona, i bambini vanno riportati in istituto al più presto, gli ordini sono ordini. Antonio ora rischia qualcosa nella sia pur mediocre carriera. Ora il personaggio è tornato quello di prima, svuotato da qual senso di compassione e umanità che lo contraddistingueva. Ora è un militare sugli attenti pronto ad eseguire le sue consegne.

Gianni Amelio ripercorre il neorealismo che fu caro a Pasolini e Rossellini, riportando il tema agli anni 80, L'Italia povera e malandata, la guerra non è mai finita e il dopoguerra che doveva rappresentare la rinascita economica e sociale è affidata a poche speranze "metto i soldi da parte e compro i mobili di casa". In un'epoca caratterizzata dalla voglia di cambiamento e futuro l'unica trama che rasserena il cuore è la sopracitata umanità che occorre tenere stretta.

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