Regia di Brian Robbins vedi scheda film
Finalmente un film spassoso in questa estate brulicante di incubi cinematografici. Un Eddie Murphy in grandissima forma si sdoppia per l’ennesima volta interpretando, due volte, il Dave del titolo. Dave l’astronave aliena, Dave il comandante della stessa, venuta sulla Terra come ai tempi di La guerra dei mondi con progetti per nulla rassicuranti. Innescato il time-lock il gioco è fatto. Gli alieni provenienti da Niende giocano tutte le loro carte sul corpo di Murphy e sulla necessità di renderlo il più umano possibile. Adattarsi a questo mondo non è cosa da poco, soprattutto se sei un umanoide in miniatura che deve controllare dall’interno un robot con sembianze terrestri. Ogni membro dell’equipaggio ha un compito, una parte del corpo da controllare. E ogni gesto, qualsiasi imitazione, ha come controindicazioni grasse risate. Chi ha voglia di farsele lo vada a vedere, perché l’idea vista sullo schermo è davvero sorprendente. Novanta minuti di divertimento puro, per togliersi qualsiasi pensiero dalla testa, e per guardare il mondo da lassù. Da un oblò, che alla fine ti fa sentire orgoglioso di essere “altra cosa” rispetto a qualsiasi altra cosa. Almeno, da un punto di vista alieno.
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