Regia di Brian De Palma vedi scheda film
Per tirare a campare dopo l'esperienza della guerra in Vietnam, Jon Rubin (Robert De Niro) cerca di diventare un regista di film pornografici amatoriali. Fallita l'idea, aderisce a un gruppo di fanatici che lottano per aprire gli occhi agli americani sulle miserabili condizioni dei neri. Infine, dopo una breve parentesi borghese, finisce per far saltare in aria con la dinamite il palazzo in cui abita.
Il film di Brian De Palma contiene molte idee interessanti, e con un approfondimento maggiore di alcuni spunti lasciati un po' in sospeso avrebbe forse potuto diventare un piccolo classico, come Taxi Driver di Martin Scorsese. E il film di Scorsese torna alla mente non solo per la presenza di De Niro, ma perché il tema in fondo è sempre quello: anche qui si racconta la storia del classico individuo "alienato" - anche qui reduce di guerra - mezzo normale e mezzo matto, mezzo dentro e mezzo fuori la società in cui vive. La chiave è disincantata e ironica, ma rimane sempre centrale l'inquietante presenza delle anime d'America che hanno mancato - di poco o di tanto, per un motivo o per l'altro - l'appuntamento con la cosiddetta "normalità".
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