Regia di David Slade vedi scheda film
Buon prodotto che gioca bene su più fronti. L'inversione dei ruoli tra carnefice e vittima, ad opera di una quattordicenne a dir poco smaliziata, spiazza sicuramente e resta sempre sospesa al margine della credibilità; ci si aspetta un capovolgimento di fronti, paventato più volte da qualche colpo di scena. L'opera di puntellamento del regista per tenere alta la tensione è a dir poco lodevole ma non sempre riesce a sortire l'effetto desiderato. Da una parte si scoprono poco alla volta le intenzioni (sadiche) della protagonista e le colpe del fotografo, dall'altra però tutto il film viene girato nello stesso interno, c'è qualche forzatura (es. come fa una ragazzina di quattordici anni ad issare in piedi un ragazzotto svenuto di nove anni e parecchi chili più grande?!?) ed i dialoghi hanno poca forza; il risultato è sicuramente a forte carica soggettiva. Altro aspetto decisamente interessante è la spersonalizzazione della protagonista che sembra non avere un'identità reale (sulla quale non viene fornita nessun'informazione certa) ma piuttosto ideale, la qual cosa lascia spazio ad interpretazioni di ogni tipo. Nel complesso un buon prodotto al di sopra della sufficienza anche grazie alla bravura della protagonista.
Buona prova d'esordio.
Si fa il suo.
Bravissima, molto espressiva e capace.
Ha messo un'altra tacca nel curriculum, ruolo marginale.
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