Regia di Dario Piana vedi scheda film
La morte non è di certo un tema nuovo al cinema. Ci sono stati grandi autori come Bergman che hanno saputo portare sul grande schermo con il dovuto rispetto questo tema così controverso. Dico con il dovuto rispetto perché essa è un momento unico nella vita e come tale va trattato nella maniera più sobria possibile.
Purtroppo, nel cinema contemporaneo questa cosa si è un po' persa e la morte viene spettacolarizzata in ogni modo.
Questa introduzione può anche sembrare inutile ma mi serviva per introdurvi questo Le Morti di Ian Stone dove il tema della morte corporale viene messo al centro della vicenda. Purtroppo il regista Dario Piana, nonostante avesse del materiale con delle altissime potenzialità fallisce miseramente nel mettere insieme i pezzi.
Andiamo però con ordine, il film si apre con Ian che gioca ad Hokey. A fine partita riesce anche a segnare il punto decisivo che però gli viene annullato perché fuori tempo massimo. Dopo avere portato a casa la sua ragazza trova poco prima dei binari di un treno una sottospecie di cadavere. Incuriosito Ian si avvicina ma succede qualcosa d'innaspettato. Il cadavere prende vita e lo uccide. Nella sequenza successiva Ian è di nuovo vivo ma questa volta è in ufficio a sbrigare alcune pratiche.
L'introduzione del film è di buona fattura e distribuisce la giusta dose di curiosità nello spettatore. Chi è che ha ucciso Ian? E perchè? Troveranno mai una risposta queste domande? Il problema più grande di questo film sta comunque nella gestione del plot narrativo fin troppo complesso e soprattutto mal gestito. Nel senso che durante la prosecuzione il film si prende troppo sul serio e pretende anche di parlare di argomenti un po' più seri come la dipendenza dalle droghe e l'eternità. Purtroppo tutti questi argomenti sono fini a se stessi e non servono a niente per lo sviluppo narrativo che verso il finale diventa di una banalità disarmante (avevano forse finito TEMPO e soldi?)
Cioè, io mi chiedo come puoi pretendere che io spettatore ti segua se tu, regista non sai nemmeno dove andare a parare.
Dal lato tecnico navighiamo in cattive acque. La fotografia mi è parsa spenta, la struttura a videoclip mi è sembrata fin troppo meccanica e ripetitiva, i personaggi sono banali,stereotipati e male interpretati. Menzione d'onore ai pessimi combattimenti finali.
Occasione sprecata quindi? Si, se non avesse avuto le pretese di far riflettere su degli argomenti come il tempo, le droghe, l'eternità forse staremmo parlando di un discreto filmetto che si lascia guardare fino alla fine.
In conclusione un film brutto che si prende troppo sul serio e banalizza la grande quantità di argomenti presenti all'interno. Sconsigliato.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta