Regia di Cao Hamburger vedi scheda film
Un ragazzino e un telefono...calcio da tavolo e calcio giocato... il dubbio se due grandi campioni possano essere complementari...un buco nello spogliatoio...il pesce di prima mattina...In mezzo a tutto questo l'attesa...estenuante..!! Si sa, quando si fa una promessa ad un bambino si deve fare di tutto per mantenerla...ma il papà è un recidivo ritardatario...E allora che si fa..??Si comincia a crescere,a guardarsi intorno,a farsi piacere quello che non ti piace,ad accettare situazioni dapprima nemmeno lontanamente immaginate,addirittura a mettersi guanti e volontà e diventare un piccolo portiere... perchè-si dice-in campo tutti possono sbagliare meno che lui... Quando hai dieci-dodici anni tutto ti sembra realizzabile,il mondo a portata di mano,la vita un continuo parco giochi e ogni giorno un compleanno anche se non conosci il significato di parole come "esiliato" o "comunista"...Ti poni domande a cui non sai darti una risposta e allora o aspetti,inutilmente,che qualcuno te la dia o cerchi di formularla tu,una risposta,di cui non è dato sapere il risultato..In fondo proprio questo è il bello di essere piccoli....Paragonerei questo film ad un farmaco di uso comune,per il quale non ci vuole la "riggetta"(termine quasi in disuso tra il dialetto nostrano),ma di difficile somministrazione e con ampi effetti collaterali...Si potrebbe lasciarsi coinvolgere troppo dalla gioia o dolore(ahinoi!)sportiva da non cogliere a pieno il messaggio...Il ritmo su questo non aiuta,è sfiancante;Cento e passa minuti son forse troppi e alcuni vuoti di narrazione non sono del tutto spiegabili...Il finale è troppo sviolinato e melanconico ma resta l'intento decisamente apprezzabile,un'ambientazione che affascina e un bambino superlativo...Da vedere...voto 6.5
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