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Lasciami entrare

Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Lasciami entrare

di luca826
8 stelle

VOTO 7+ RAGGELATO (Tv 29 Dicembre 2011) Palazzoni anonimi, famiglie disgregate, ritrovi nei bar, problematiche adolescenziali, vampiri e tanta, tanta neve. Tomas Alfredson gela le percezioni dello spettatore basando il film non sulla storia ma bensì sulle atmosfere, conquistando tutto il nostro interesse. Contemporaneo a Twilight ma profondamente diverso, Lasciami entrare si sgancia dal classico approccio al genere, cerca l'intimismo dell'emozione e coglie la tragicità della condizione umana in un gioco di opposizioni affascinanti. Così l'adolescenza da sempre il periodo della vita più 'vampiro' perchè più avido di emozioni/sangue, l'età di mezzo, l'età delle prime inquietudini esistenziali, non ancora uomini, ma neanche bambini, diversamente umani/diversamente vivi, è il motivo che fa volare l'interesse altrove. Un altrove dominato dall'incomunicabilità e dalla disgregazione del nucleo famigliare, una Svezia inizio anni 80 ricoperta dal gelo nei cuori e nelle strade, dove i rapporti sono intensi ma circoscritti a massimo una, due persone, la collettività è persa, l'individualismo domina. I toni variano magistralmente dal delicato al furioso, spiazzando lo sguardo raggelato, infatti nel finale in piscina, la rabbia sale violenta e la mani si chiudono in pugni bramosi di giustizia/vendetta, in contrappunto l'intimità rubata voyeuristicamente ad Eli durante un cambio di abiti, trasmette un senso di pudore genuino, timido, vero. Colti gli elementi positivi dell'opera è innegabile criticare una sceneggiatura a tratti pericolosamente vicina al ridicolo involontario, certo la sottotraccia politica-sociale-esistenziale e il pathos sono i veri dominanti dell'intreccio ma una cura maggiore nella stesura del plot, sarebbe servita e come... Comunque sia, anche se pieno di difetti, questo horror anomalo possiede una forza evocativa notevole, dove la freddezza della messinscena si riscalda nel romanticismo di una non-love story sorprendente e mai scontata.

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