Regia di Tomas Alfredson vedi scheda film
Film difficile da catalogare. Ok, è un horror, di sicuro, anche se però non fa mai paura, e allora? Sicuramente un film drammatico, non c’è nulla da sorridere o ridere, è serio serio, come gli argomenti trattati. Ritmo rilassato, storia che prende; morale che probabilmente vuol dire questo: la protagonista è un mostro, ma forse ci sono altri “normali” che sono molto più mostri di lei. Il padre che lascia il gioco col figlio per sbronzarsi con l’amico, ad esempio; il ragazzino bullo, con tanto di fratello ancora più bullo, odioso e cattivo; certe miserie non solo economiche di quei quartieri popolari... Alla fine i due ragazzini vorrebbero solo fare la loro vita, e risultano meglio di ciò che li circonda. Film che ha entusiasmato critica e pubblico, io pure sarei per un 8 con qualche piccolo dubbio, ma è un bel film, tra l’altro passato in notturna su RAI3.
Ha partecipato con successo a una montagna di Festival minori (rimane comunque un film d’essai); è costato molto poco e si è rifatto senza problemi, chiaro che parliamo di incassi e spese di nicchia.
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