Regia di Alessandro Valori vedi scheda film
Mario (Mastandrea) e Righetto (Vannoli) sono due cugini romani che non si vedono da qualche anno. Entrambi orfani, in comune hanno soltanto la nonna, che è scappata dalla casa di riposo dove alloggiava portandosi via diecimila euro. I due si mettono alla ricerca dell'anziana signora cercando di interecettare le persone che potrebbero saperne qualcosa: l'arzilla vecchietta, oltre a una fedina penale lunga come le pagine gialle, aveva anche un mucchio di amici. Da questo spunto tanto esile quanto ingenuo - frutto del lavoro collettivo realizzato dal regista e Mastandrea con la scuola di cinema 'Digital Desk' e un gruppo di studenti di quattro licei romani - prende forma un film in digitale scanzonato, leggerissimo e intelligente che offre ai due protagonisti l'occasione per un tripudio di battute. Gli autori dimostrano di essere cresciuti a cinema e pajata: i riferimenti - impliciti ed espliciti - vanno da Estate romana di Garrone a Qualcuno volò sul nido del cuculo. Si ride moltissimo all'insegna de li mortacci tua, in ossequio a una romanità ruspante, verace e trasteverina che non cede mai il passo alla volgarità, celebrata da due icone del cinema capitolino come Anna Longhi e Glauco Onorato.
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