Regia di James Gray vedi scheda film
Un giovane, che ha tentato il suicidio dopo essere stato abbandonato dalla fidanzata, si ritrova diviso fra una brava ragazza, verso la quale lo indirizzano i genitori (anche per motivi economici), e la vicina di casa, che si impasticca e ha una relazione con un uomo sposato: alla fine non sarà lui a scegliere. In genere trovo che James Gray abbia una certa abilità nell’imbastire vicende basate sull’onesto utilizzo dei luoghi comuni; qui però esagera, limitandosi a esporre gli elementi basici di una banale storia d’amore. Il sentimentalismo è sincero, ma troppo esibito: i protagonisti sono adulti che si comportano come fossero adolescenti, innamorandosi a prima vista, prendendo decisioni impulsive e addirittura nascondendo le proprie intenzioni ai genitori come se avessero rubato la marmellata. C’è poi un vizio di origine nella composizione del cast: le due interpreti avrebbero dovuto scambiarsi i ruoli, perché la Shaw, con quella faccia angolosa, non sembra la tipica fidanzatina rassicurante, mentre la Paltrow ha l’aria troppo aristocratica per fare la donna incasinata. Invece è notevole la presenza sottotraccia di Isabella Rossellini, mamma che parla poco ma capisce tutto.
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