Regia di José Ramón Larraz vedi scheda film
Un tardivo derivato di Malizia, frutto di una coproduzione tra Spagna e Italia diretta, per l'occasione, da José Ramón Larraz, cineasta iberico che ha realizzato ben altri titoli (in particolare horror). Commedia sexy mal scritta, e circolata anche in una pessima versione hard.
Il piccolo Alfonso (Ángel Herraiz), appena sedicenne, vive in una famiglia (finto) perbenista. Il padre Antonio (José Sazatornil) si divide tra il lavoro in un casa editrice e continui appuntamenti dal barbiere. Essendo ossessionato dalla perdita dei capelli, passa più tempo dal parrucchiere che non con la moglie Carla (Mila Stanic). Difatti Carla si assenta spesso, in puntuali uscite che giustifica al coniuge come visite dal callista, mentre in realtà frequenta un amante generoso, grazie al quale -facendosi ogni volta dare una mancia- punta ad acquistare una costosa pelliccia. Alfonso, nel pieno dei suoi primi istinti sessuali, è però distratto da ben altre faccende; al piano di sopra stanno infatti due bellissime infermiere: Veronica (Bárbara Rey) e la sua amica (Laura Gemser). Una lezione scolastica sul periscopio, suggerisce ad Alfonso l'idea di costruirne uno, per potere poi spiare dalla finestra le ragazze. È così che, dopo aver realizzato un artigianale strumento, con sorpresa Antonio scopre che le due sono ben più che amiche…
Coproduzione tra Italia e Spagna ispirata, come il titolo stesso suggerisce, dal popolare Malizia di Samperi. La quota italiana si attesta -dietro le quinte- su Ubaldo Continiello alle musiche e Sergio Garrone in sceneggiatura, mentre davanti alla macchina da presa vedono agire, oltre alla Gemser, l'immancabile compagno dell'attrice (Gabriele Tinti) e Daniele Vargas (in una particina subliminale, nei panni di un oculista). Dirige -impedito da una sceneggiatura a dir poco semplificata- José Ramón Larraz, nome di culto nel panorama del cinema iberico per un paio di titoli horror che hanno lasciato il segno. Non lascerà, invece, memoria di sé Malizia erotica, benché venga ossessivamente proposto, con ciclica cadenza, sui palinsesti televisivi nella versione soft. Sì perchè, per quanto pessima, ne circola anche una hard (da noi proposta ormai vent'anni fa nel ciclo di VHS "W la foca" della Shendene & Moizzi, curata dai tipi di Nocturno). Ed è una versione desolante (classificata S) per quanto squallidi e privi di continuità sono i brutti e inutili inserti espliciti.
Periscopio etimologicamente, come ben spiega Tinti nel film, deriva dal greco: congiunzione di "peri" (intorno) e "scopio" (vedere, osservare). Un (s)oggetto promettente per un film erotico, se non fosse stato lasciato nelle mani di Sergio Garrone (fratello del più celebre Riccardo), altrove anche regista con all'attivo alcuni dei peggiori nazi e horror mai girati in Italia.
Malizia erotica ha dalla sua la presenza di una sempre carismatica Laura Gemser ma, soprattutto, offre Bárbara Rey in un momento di seduzione (quando si offre ad Alfonso per poi impossessarsi della preziosa pelliccia) che lascia il segno.
Citazioni
Alfonso si sveglia in piena notte, turbato dall'aver visto le due infermiere in intime effusioni. La madre chiama la Gemser in soccorso, sapendo che è infermiera, pensando che il figlio soffra di qualche disturbo.
Segue massaggio intimo (con insert espliciti nella copia hard) all'adolescente in erezione.
- "Che ha? È grave?", chiede la mamma.
- "Sono gli incerti dell'adolescenza. Noi le chiamiamo polluzioni mancate."
Alfonso domanda alla madre 25.000 lire per poter acquistare il materiale necessario a realizzare un periscopio.
- Carla: "A cosa ti serve un periscopio?"
- Alfonso: "A capire meglio certe teorie sull'ottica!"
La versione hard
Ovvero quella che non passa mai in TV!
L'edizione spinta, realizzata per i mercati esteri, propone quattro squallidi momenti, "potenziati" da brevi inserti girati da controfigure ed evidentemente estranei al contesto nel quale sono stati collocati.
Se, guardando in televisione Malizia erotica, notate insoliti salti della traccia audio, è probabile che questi avvengano nelle seguenti circostanze:
- all'inizio del film, dentro ad un cinema, una donna affianca Alfonso mentre sullo schermo è in proiezione un erotico. Oltre alle immagini del film in programma, per una manciata di secondi si intravede una mano afferrare un membro;
- al minuto 46: la Gemser "massaggia al basso ventre" Alfonso; sono inserite tre veloci immagini di una mano femminile che strofina un pene in erezione;
- al minuto 51 e 30 secondi: senza alcun senso logico per pochi attimi appare una coppia intenta a praticare un 69;
- al minuto 77: la Gemser si spoglia di fronte ad Alfonso; per pochi istanti, in primo piano, compare una vagina sottoposta a manipolazione.
"La malizia del mondo, come l’ossigeno nell’aria, entra dappertutto e muove ogni cosa." (Henri-Frédéric Amiel)
F.P. 17/02/2020 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 85'45")
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