Regia di Paolo Pietrangeli vedi scheda film
Il film tratto da un best seller (omonimo) presto dimenticato, i cui autori Lidia Ravera e Marco Lombardo Radice peraltro poco apprezzarono la versione su pellicola fornita dal cantautore Paolo Pietrangeli. Il regista, va detto, è purtroppo (visti i risultati artistici) figlio del grande Antonio, nonchè cantautore di modesto successo: qui cerca di fornire una versione godardiana e bellocchiana del dibattito sessuale negli anni '70 italiani. E riesce solamente ad annoiare, nonostante Lou Castel (in un ruolo defilato però) e nonostante le frequenti scene di sesso con inquadrature morbose di genitali e dialoghi porcelloni a raffica. Da dimenticare.
Due ragazzi, maschio e femmina, si conoscono grazie alla comune militanza di sinistra; nasce la passione, scoprono il sesso, ma presto se ne stancano entrambi.
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