Regia di Francesco Munzi vedi scheda film
La rappresentazione delle contraddizioni sociali in cui si dibatte il nostro paese in questo inizio di millennio è abbastanza lucida, distaccata, anche se alcuni personaggi e situazioni appaiono un po’ stereotipati e prevedibili. E’ quasi un noir, in cui si scontrano due mondi che apparentemente scorrono paralleli, ma tra i quali il conflitto è drammaticamente inevitabile. Da una parte, la ricca borghesia del nord padano che vive nel lusso ma assediata da un costante senso di paura, dall’altra i quartieri periferici delle grandi città sovraffollati di gente che si arrangia per vivere, immigrati, tossicomani. A tratti sembra di intravedere lo stile asciutto dei Dardenne. Buona l’interpretazione allucinata e nervosa di Strefano Cassetti.
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