Regia di Pierre Morel vedi scheda film
Un film Deja-vu con Parigi = covo di criminali organizzati, gli albanesi = popolo di delinquenti e il solito superman statunitense che, con le cattive, risolve ogni problema in pochi secondi.
Già in parecchi altri film Parigi è stata resa teatro delle peggiori nefandezze criminali organizzate. L'ente turistico parigino dovrebbe denunciare la produzione per danni. Come vi mettono piede, donne e ragazze d'oltreoceano vengono rapite, drogate, violate. Interi quartieri della metropoli in mano ad un crimine disumano e la polizia è inerte quando non complice. In questo film anche gli Albanesi in toto figurano come una banda di delinquenti. "Io vi troverò" riprende quindi un canovaccio già usato, aggiungendo un protagonista che, benché praticamente "pensionato" è un superman statunitense quindi respinge le pallottole, elimina i cattivi con un dito, conosce Parigi come fosse casa sua, risolve ogni problema tecnico/logistico in pochi secondi. Insomma una situazione molto realistica. È vero che i bambini amano sentirsi raccontare la stessa storia tante volte, perciò avanti così con le fiabe per bimbi ri-narrate ai grandi (babbioni).
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