Regia di Pierre Morel vedi scheda film
Un tempo i film in cui il protagonista si armava di pistola o altro e regolava i suoi conti con il piombo o mandando al Creatore, possibilmente nel modo più violento possibile chi aveva leso o cercato di ledere la sua famiglia o altri innocenti erano interpretati da Charles Bronson, Chuck Norris o comunque altri attori che in pratica giravano solo pellicole del genere, e i soggetti glieli cucivano praticamente addosso. Fa quindi effetto assistere a Liam Neeson, di solito specializzato in cameo di lusso, o in ruoli di mentore doc ( però effettivamente, da quanto non gira un film da protagonista?) farsi largo a suon di pistolettate, usare ogni crudeltà di rimando verso chi gli ha rapito la figlia e vuole venderla sul mercato della tratta delle bianche, sparare al braccio della moglie ( inconsapevole della situazione) di un nemico, ficcare degli elettrodi nelle gambe di uno sgherro e torturarlo con l'elettricità, in sostanza un giustiziere anche peggiore degli infami e turpi individui cui dà la caccia. Anni fa la logica del vendicatore senza alcuna pietà era ristretta ad un pubblico affezionato, di nicchia ma in senso rozzo e grossolano, oggi è preoccupante che un attore altrove capace di buone interpretazioni e cinema di altro livello ceda ad interpretare un film visivamente ben curato, ma ignobile dal punto di vista etico ed ideologico: dietro l'operazione c'è Luc Besson, a testimonianza di un marcato declino di un talento, o forse della consistente sopravvalutazione passata del medesimo...
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