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Un giorno di gloria per Miss Pettigrew

Regia di Bharat Nalluri vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Un giorno di gloria per Miss Pettigrew

di zombi
6 stelle

siamo nella londra scintillante fine trenta inizi quaranta. guinevere pettigrew è una donna di servizio valida, ma con il brutto vizio di non riuscire a stare zitta. evidentemente le suffregette la visitano spesso di notte e le danno consigli legittimi ma non utili al suo fine precipuo di tenersi un "dannato" lavoro per riuscire a riempire lo stomaco. disperata perchè all'agenzia delle donne di servizio, miss holt si rifiuta categoricamente di darle un nuovo lavoro che rischierebbe di mettere in pericolo la reputazione dell'agenzia, guinevere afferra il biglietto da visita di miss delisya lafosse in disperata ricerca di una donna fidata che l'aiuti.... a gestire la sua naive, frivola, glitterata e incasinata vita sessual-sentimentale. il film di nalluri è uno strano oggetto che sembra molto il pilot di una serie non andata in porto e che aveva bisogno di ulteriori puntate per riuscire a definirsi. inizia benissimo con una prima mezz'ora brillante, dai dialoghi scritti benissimo, che si rilassa mostrando addirittura un nudo maschile derriere e si incarta clamorosamente nella parte centrale in un buonismo da film televisivo pomeridiano post festività natalizie(la gente torna a lavorare, i/le fanciulli/e a scuola e i/le nonni/e impegnati a baby-sitterare)digestivo in cui l'ingordigia di quel mondo così magnifico(egregie le scenografie e i costumi)è destinato a crollare sotto gli oscuri presagi della guerra a venire, ma che la gente persiste a non voler vedere. miss pettigrew sembra una mary poppins chiamata a rassettare lussuosi ambienti dalla sporcizia di comportamenti sessuali ma soprattutto morali altamente discutibili, più che altro per l'impossibilità che questi portino ad una seppur minima felicità più duratura d'un batter di ciglia(finte). la sinuosa delisya lafosse, si libera via via del suo simpaticamente lascivo nom de plume, in favore del banale e vero sarah bragg seguendo quello che il suo cuore volevo così tanto, ma che ingenuamente e altrettanto diabolicamente si ostinava cerebralmente ad accantonare. con un pugno ben assestato il proprietario e pappone nick(mark strong) viene liquidato come polvere con uno straccio. l'imberbe e danaroso idiota phil(tom payne, suo il derriere di cui prima)che aveva promesso fama e anello al dito alla nostra eroina, si consola col suo benestare con l'acerrima nemica charlotte, mentre la super cattiva edith(shirley henderson, pettinata dallo stesso coiffeur di gary oldman nel dracula coppoliano)degna dell'inferno più pittoresco, si autoelimina da sola col potere della propria antipatia in favore della pettigrew che può coronare il suo sogno d'amore con il creatore di moda intima più adulato della capitale britannica joe(ciaran hinds)che le promette giorni di mirabile gloria ordinaria a fare calzini. un film che fe egregiamente ciò per cui è stato creato: intrattiene senza smuovere la pur minima emozione, cullandoti dolcemente verso il caldo delle coperte. non un gran complimento infine per un film che sembrava ben altra cosa soprattutto con un cast come questo macdormand, la lanciatissima amy adams, ciaran hinds, il re degli elfi lee pace e soprattutto i supercattivi mark strong(che novità) e shirley henderson un pochino sprecato.

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