Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Cinque stelle d'obbligo per una pellicola simbolo del neorealismo che comunque mantiene un fascino proprio al di là del valore artistico. La storia, per quanto il ritmo non sia alto, prende presto la piega di una sorta di indagine domestica discretamente avvincente, alla ricerca di una bicicletta che rappresenta il lavoro di una vita in un'Italia martoriata dalla miseria; un'indagine che sembra potersi risolvere sebbene già il titolo anticipi l'inesorabile finale. La grande intensità delle riprese conferisce drammaticità alla scena ma su tutto è il piccolo Enzo Staiola a dare al film una grandissima carica di tenerezza ed umanità. Commovente pilastro della cinematografia che annovera tantissime importanti firme del panorama italiano tra cui Cicognini alla colonna sonora e Zavattini e Cecchi d'Amico alla sceneggiatura. Consigliato soprattutto ai cinefili.
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