Regia di Joachim Trier vedi scheda film
Ad un certo punto uno dei due protagonisti legge una critica su un giornale relativa al romanzo che ha appena pubblicato: "molta forma, poca sostanza". Ecco, la stessa critica si può porre al film.
E' un'opera prima e questo si vede tutto. L'argomento meta narrativo è introdotto all'inizio (per certi versi fin dal titolo) ma subito abbandonato, per concentrarsi invece su una storia d'amicizia maschile con troppi passaggi a vuoto. Alle volte il regista inserisce immagini evidentemente solo perché "gli sono piaciute", ma che mancano di vero significato (saper tagliare è un'arte che s'impara col tempo). Il metro di riferimento per il regista sembrerebbe essere Trainspotting, ma senza un tema forte come la droga a reggere il tutto: le storie narrate appaiono quindi messe lì per il puro gusto di narrare, ma senza alcuna sottotraccia a giustificarle e senza uno stile abbastanza personale e incisivo per bastare a se stesso. E tutta la lunga storia d'amore risulta inutile, quando non fastidiosa.
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