Un viaggio in treno attraverso la campagna norvegese. Alla guida c'è Odd Horten, 67 anni, alla sua penultima corsa da Oslo a Bergen. Il giorno seguente compirà l'ultimo tragitto. Ma per la prima volta in quasi 40 anni, Horten arriverà in ritardo e mancherà la partenza...
Note
Bent Hamer torna alla sua Norvegia, già ritratta per esempio in Kitchen Stories (il film che lo ha reso noto al pubblico nel 2003), e lo fa con una sorta di fiaba sulla senilità. Il risultato è originale e divertente, finestra sull’assurdo del mondo ma anche epifania, senza poeticismi, sulla rinascita di una vita.
Dopo la parentesi americana di Factotum, Bent Hamer torna alla sua Norvegia e alle atmosfere sospese che hanno fatto del precedente Kitchen Stories un piccolo fenomeno di culto. Il mondo di Horten non vale il predecessore, è bene chiarirlo subito, ma, pur non riuscendo a riproporre appieno la stessa alchimia, si presenta comunque come un'opera di buona fattura. Odd Horten è un uomo… leggi tutto
Per Horten (il valido attore Bard Owe, già visto al servizio di Lars von Trier) si avvicina l’ultimo fine settimana di lavoro come macchinista ferroviario. Lui non sogna di andare in Thailandia come i suoi colleghi, c’è qualcosa che lo lega indissolubilmente a quello che fa, non ama stare sotto i riflettori ed è isolato come le sterminate pianure norvegesi che… leggi tutto
Horten ha 67 anni e per quasi 40 ha guidato treni, sempre sulla stessa tratta, in Norvegia. Scapolo e taciturno, pipa in bocca, si appresta a svolgere il suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione. Ma un imprevisto lo blocca e Horten si ritrova catapultato in una giornata semplicemente incredibile.
La trama è minimale, brevissima e labile; Brent Hamer – regista e… leggi tutto
Horten ha 67 anni e per quasi 40 ha guidato treni, sempre sulla stessa tratta, in Norvegia. Scapolo e taciturno, pipa in bocca, si appresta a svolgere il suo ultimo giorno di lavoro prima della pensione. Ma un imprevisto lo blocca e Horten si ritrova catapultato in una giornata semplicemente incredibile.
La trama è minimale, brevissima e labile; Brent Hamer – regista e…
Il mondo di Horten mi sembra un film fatto da un Kaurismaki norvegese. Forse più saldo sul territorio scandinavo, rispetto a quello americano, dove aveva girato il bukowskiano Factotum (2005), Bent Hamer torna alle atmosfere felpate e vagamente oniriche di Kitchen Stories, con la vicenda di un anziano "macchinista ferroviere" che, per un lieve contrattempo, salta l'ultima corsa prima…
Il protagonista, alla vigilia della pensione dopo una lunga vita lavorativa, senza eccessi e malinconica, trova per una serie di coincidenze e un pizzico di follia uno sbocco felice alla sua esistenza. Ben interpretato con poche parole e mimica perfetta.
Film moolto Scandinavo nei Paesaggi e nel tipo di Fotografia (ottima come al solito ...) pero' Pellicola che non mi ha convinto ma spesso annoiato anche se leggendo la Storia pareva perlomeno accattivante ma qua nella visione pare piu' sul meditativo andante.voto.2.
Odd Horten giunge ormai al suo ultimo giorno lavorativo come macchinista ferroviere all’età di 67 anni. Tutta la sua vita è stata spesa nella sua occupazione, viaggiando sul suo treno da Oslo-Bergen, scorgendo il mondo scorrere da una certa distanza, cioè soltanto dal finestrino della sua cabina di pilotaggio, per quasi quarant'anni.
A poco serve l’augurio alla…
Mi scuso per la brevità (3 su 7) della playlist, dovuta ad una mia evidente non enciclopedica conoscenza di cinema (sarò contento se qualcuno avrà voglia di completarla a dovere), ma mi sono…
Il mondo gira intorno a Horten e alla sua pipa, lui ne è solo il testimone muto e mite, protagonista involontario, pretesto per quella descrizione dei rapporti umani che è uno dei motori della poetica filmografia di questo piccolo, bravo, delicato e intelligente regista norvegese. A presto al cinema, Bent, per il tuo racconto di Natale....
Per Horten (il valido attore Bard Owe, già visto al servizio di Lars von Trier) si avvicina l’ultimo fine settimana di lavoro come macchinista ferroviario. Lui non sogna di andare in Thailandia come i suoi colleghi, c’è qualcosa che lo lega indissolubilmente a quello che fa, non ama stare sotto i riflettori ed è isolato come le sterminate pianure norvegesi che…
Dopo la parentesi americana di Factotum, Bent Hamer torna alla sua Norvegia e alle atmosfere sospese che hanno fatto del precedente Kitchen Stories un piccolo fenomeno di culto. Il mondo di Horten non vale il predecessore, è bene chiarirlo subito, ma, pur non riuscendo a riproporre appieno la stessa alchimia, si presenta comunque come un'opera di buona fattura. Odd Horten è un uomo…
Un po' inferiore a "Kitchen stories" perché è molto più frammentario; film poetico sul ricominciare a vivere in età adulta; il regista comunica un messaggio d'umanità attraverso il protagonista
Mentre l'orologio biologico di Odd Horten scandisce il suo tempo sempre più lentamente adattandosi al processo di invecchiamento naturale,i suoi orari di lavoro continuano a essere sempre,aridamente gli stessi.La sua vita è sempre stata senza sussulti incanalata su percorsi decisi da altri. Dopo anni di onorato servizio,a 67 anni suonati è arrivato il tempo della…
Il mondo di Horten è una comica senza ilarità, che della goffaggine nel rapporto con la vita coglie solo l’amarezza. Il protagonista, un ferroviere che è appena andato in pensione, da conducente del treno si ritrova improvvisamente passeggero di un’esistenza che non gli appartiene, e in cui vede solo transitare gli altri, in tanti modi che, dalla…
Sarà la distanza culturale con il mondo scandinavo, il loro tipo di ironia, il loro modo di vivere i rapporti interpersonali, ma questo film, pur partendo da ottime premesse come ambientazione e personaggi, alla fine risulta dimesso, troppo morbido, sospeso in un mondo tutto suo, con suoi linguaggi e significati anche un po' incomprensibili ed inaccessibili.
Erano mesi che facevo la posta al vecchio Horten ed ora, dopo averlo mancato per l’intera estate, eccolo lì, in una visione infrasettimanale d’essai. Un’amica niente male mi invita a “Ricatto d’amore” ma io, sentendomi come Rick Blaine, rispondo: “Another time, baby …c’è Horten che mi aspetta!”. E così mi sono…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Scrivi un commento breve (max 350 battute)
Attenzione se vuoi puoi scrivere una recensione vera e propria.