Regia di Walter Salles, Daniela Thomas vedi scheda film
L'amarezza, per Cleuza, è vedere che, mentre i figli crescono, le speranze per il futuro scemano. Affacciarsi all'età adulta, per i ragazzi dei sobborghi di São Paulo, significa andare incontro alla piaga della disoccupazione, esponendosi, così, alle tentazioni del crimine, alle illusioni del facile successo, allo sbandamento nel vagabondaggio. In un paese come il Brasile, in cui l'entità dei sogni è inversamente proporzionale al livello sociale, la frustrazione indebolisce la morale e fa sfumare l'affanno quotidiano in rabbia ed ansia di riscatto. La violenza e la corruzione sono generalizzate, però non c'è vero degrado fintanto che ciascuno – come i quattro fratelli protagonisti del film – si tiene la propria dignità stretta in mezzo ai denti, superando il confine del lecito solo quando la pressione è troppa oppure l'immediata necessità lo impone. La "Linha de passe" è questo limite e, insieme, la soglia su cui ci si affranca dal peso dei dettami altrui e dalla zavorra delle influenze negative, per guardare al domani col coraggio di essere se stessi e con la capacità di scegliere in totale autonomia.
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