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Linha de Passe

Regia di Walter Salles, Daniela Thomas vedi scheda film

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La recensione su Linha de Passe

di supadany
8 stelle

VOTO : 6/7.
Walter Salles, qui coadiuvato alla regia da Daniela Thomas, conferma di essere un buon regista, abile nel raccontare storia legate alla sua terra anche con questo film, purtroppo non transitato nelle sale, ma almeno disponibile per tutti in dvd.
San Paolo, grande città brasiliana, dove ricchezza e soprattutto povertà sono a stretto contatto, fa da sfondo alla storia di una famiglia composta da una madre matura sola, e incinta, e da quattro figli nati da padri differenti, di diversa età e temperamento.
Poveri, ma diversi tra loro, hanno sogni in contrasto con la realtà e destini non facili ad attenderli.
C’è Dario che sogna di diventare calciatore, ma ormai non è più ragazzino e le possibilità di sfondare scarseggiano, soprattutto se non si oliano le mani degli scout con denari che non possiede.
Dinho ha abbracciato la fede cristiana e lavora ad una pompa di benzina per aiutare la sua famiglia, ma anche lui, in apparenza il più mite, avrà un momento di grande sbandamento.
Denis è già padre, ma è ancora troppo giovane ed immaturo per un compito del genere; per cercare il denaro necessario per soddisfare le sue diverse necessità, finirà col darsi, con poca fortuna, ai furti in motorino.
Reginaldo è il più giovane ed introverso, sogna di riabbracciare il padre che sfiora spesso salendo sulla sua corriera.
Cleuze è la madre che faticosamente cerca di tenere le redini della famiglia, facendo le pulizie in una casa agiata.
Per tutti loro le cronache quotidiane avranno risvolti difficili da gestire.
Salles è bravo a tessere il racconto (la struttura è multipla ma non articolata) con una narrazione realistica, scandendo i diversi sviluppi con semplicità senza esagerare con i sentimentalismi, ma comunque in grado di emozionare tenendo alta l’attenzione dello spettatore.
Convincente la cartolina della metropoli brasiliana che fa da sfondo alle vicende che con i minuti crescono d’intensità fino a sfociare in un finale evocativo dove si mostra poco e si lascia spazio all’immaginazione, per quanto molto si intuisca comunque.
Con ogni probabilità qui qualche frangente è un forzato, vedi il bambino che guida a tutta velocità la corriera quasi come per voler raggiungere una vita diversa, e il cerchio viene chiuso in maniera abbastanza convincente, ma non fino al punto di diventare qualcosa di più importante.
Nel complesso lo reputo un buon film, forse un po’ semplice, ma non semplicistico che racconta con sincerità una quotidianità difficile e lontana dalla nostra (almeno la mia).
Quasi buono.  

Su Daniela Thomas

VOTO : 6/7.
Bravo nel delineare lo sfondo e nel gestire il racconto, forse in maniera un pò semplice, ma comunque senza scadere in vezzi semplicistici che sarebbero stati controproducenti.

Su Walter Salles

VOTO : 6/7.
Bravo nel delineare lo sfondo e nel gestire il racconto, forse in maniera un pò semplice, ma comunque senza scadere in vezzi semplicistici che sarebbero stati controproducenti.

Su Sandra Corveloni

VOTO : 6/7.
Brava ed intensa, premiata al Festival di Cannes per questa sua interpretazione.

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