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Delta

Regia di Kornél Mundruczó vedi scheda film

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La recensione su Delta

di AtTheActionPark
8 stelle

Il cinema ungherese, negli ultimi anni, ha dato forti segnali di interesse nel campo del cinema d'autore. Se registi «storici» come Miklós Jancsó o István Szabó, pur continuando indomiti la loro attività, hanno trovato immense difficoltà di distribuzione con film pressoché invisibili, la storia recente del cinema ungherese - anche grazie al successo, sempre in costante crescita, di un regista come Béla Tarr - ha visto la felice nascita di giovani e talentuosi registi. Prima, nel 2000, con Benedek Fliegauf, che si è "rivelato" con Forest, per confermarsi come autore di primo piano con Dealer; poi, nel 2008, con l'opera prima di Kornél Muncruczó, Delta.
E proprio sotto l'ala protettiva di Béla Tarr - che figura nelle vesti di produttore e aiuto-regista - che vede la luce il film di Mundruczó, presentato a Cannes nel 2008. Eppure, il «peso» del maestro ungherese non intacca minimamente la personalità dell'opera, che riesce a vivere, per così dire, di vita propria.
Il film, pur nell'essenzialità degli ambienti e nella minimalità dei dialoghi, è un intenso melodramma magiaro. È, infatti, la storia di un fratello e di una sorella che abbandonano il paesino retrogrado e violento in cui risiedono, per vivere ai margini di un fiume nei pressi del paese. I due costruiscono, a poco a poco, una palafitta in cui vivere, affrontando con tenacia le avversità che incontrano. Ma il loro legame, forse incestuoso, non è ben visto dalla comuntità, che si vendicherà.
Seguiamo così la vita dei due ragazzi, attraverso uno stile di regia che alterna le riprese a mano più documentaristiche a momenti più spettacolari e intensi, ma sempre contraddistinti - come ad esempio nel cinema di Brillante Mendoza - da un'estrema naturalezza. A fare da conrappeso ai silenzi di una sceneggiatura ridotta all'osso sono gli ambienti, ripresi con grande maestria dal regista ungherese. Forte è, infatti, l'influenza di un regista come Bruno Dumont, che con il capolavoro Twentynine Palms ha veramente gettato le basi per un nuovo cinema, e di cui Delta è sicuramente un erede.

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