Regia di Ari Folman vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=CdhmV1nllFc
Con questo film - realizzato con una tecnica d’animazione essenziale e accattivante (grazie agli straordinari stridenti contrasti di luce) che trasforma gli esseri umani in (ignare? Complici?) meccaniche marionette e che confonde bene fatti e illusioni, incubi e realtà (salvo poi lasciare ad una vera cinepresa l’onere di testimoniare i suoi più crudi risvolti) - il regista israeliano A.Folman ha inteso scavare nella memoria del suo popolo per cercare di colmare un vuoto personale che il suo subconscio aveva dovuto creare. La sua era la ricerca di una giustificazione individuale. Ciò che ha trovato, però, è stata una responsabilità collettiva.
Certo, poche immagini strazianti non monderanno quella bella terra del sangue di centinaia di vittime innocenti. Non possono, da sole, riappacificare le coscienze. Ma si tratta comunque di un 1°passo da salutare con favore. Ai sensi di colpa il monito per l’avvenire.
Bellissima, tra l’altro, la schizofrenica colonna sonora di Max Richter. Alterna musica pop (Enola Gay degli OMD) rock (This is not a love song dei PIL) ed elettronica (ipnotica e martellante) per poi, nel finale, far posto ad un violino che graffia l’anima (PompiereFI).
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