Regia di Ari Folman vedi scheda film
Ari Folman concepisce e realizza un prodotto d’animazione dalla natura particolare (che si muove tra spunti di natura documentaristica e riflessioni legate alla psiche umana) per il suo essere destinato ad un pubblico adulto alla ricerca di emozioni (e non solo) legate comunque all’impegno.
Ma soprattutto siamo di fronte ad un lavoro che abbina una forma estetica assolutamente interessante a contenuti storico e morali assolutamente pregevoli che assumono anche connotazioni di carattere universale.
La memoria di Ari ha per lo più rimosso i ricordi legati alla prima guerra contro il Libano alla quale aveva partecipato da giovane e la cosa risulta ancora più chiara parlando con un conoscente, perseguitato da un sogno in cui viene inseguito da 26 cani (gli stessi che aveva ucciso per l’appunto in Libano).
Decide così di ricostruire la sua memoria storica degli eventi vissuti in prima persona e per farlo cerca i suoi vecchi compagni d’armi che gli faranno tornare alla mente pagine cupe e dolorose del suo passato.
Il film abbina una veste grafica interessante (certo lontana dallo sfarzo delle grandi produzioni, ma comunque ben realizzate e particolari per le scelte adottate) ad un contenuto importante che lo è direttamente per la questione affrontata, ma indirettamente anche per un discorso assai più generale legato all’importanza che la memoria riveste per tutti gli aspetti legati all’evoluzione della società moderna.
Così il ricordo, che man mano riaffiora dal profondo lungo il percorso del protagonista, è duro, ma lo stesso è importante perché certi fatti non si possono (e non si devono) dimenticare nella speranza di un domani diverso (e che almeno le immagini di forte impatto possano aiutare chi verrà).
Certo non è un film facile (anche perché il pubblico non è abituato a vedere un film d’animazione di questa tipologia), ma se si è alla ricerca di qualcosa di impegnato, moderno e diverso dal solito (non mancano nemmeno spunti onirici) è un prodotto assolutamente valido e ricco di spunti in tutte le sue parti fino ad arrivare al finale nel quale si passa ad immagini di repertorio tanto dure quanto efficaci nel suggellare un’opera destinata ad essere ricordata nel tempo (almeno da parte di chi scrive).
Decisamente consigliato.
VOTO : 7,5/10.
Compie un buon lavoro sia dal punto di vista tecnico che da quello concettuale.
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