Regia di Jon Avnet vedi scheda film
Diciamo la verità, da tredici anni si aspettava una reunion di due tra i nomi di maggior peso dello show business, per meglio dire del cinema americano, dopo che si erano incrociati in due pellicole di alto livello quali "Il padrino parte II" e "Heat": se però in questi casi i registi si chiamavano Francis Ford Coppola e Michael Mann, qui a tirare le fila del progetto è l'anonimo Jon Avnet, autore di un solo buon film, "Pomodori verdi fritti..." e la differenza si nota eccome. Una sceneggiatura che vorrebbe farsi carica di suspence si regge su un segreto di Pulcinella, prevedibile come pochi, e troppe sequenze sono riproposizioni di altro cinema, da "Heat" appunto a "Carlito's way": De Niro e Pacino restano interpreti di gran carisma e classe, pur molto invecchiati, ma impigliati in dialoghi poco avvincenti quando non banali viaggiano a scartamento ridotto. Non tutto è da buttare in questo "Righteous kill", il film non è indegno, però è uno di quei casi in cui la montagna partorisce un topolino, e l'atmosfera nelle intenzioni crepuscolare è solo malinconica; protagonisti di tanto grande cinema, all'occasione che li vede affiancati come attori "normali", Bob ed Al rispondono presente, ma metaforicamente in ciabatte e pigiama, professionali ma senza guizzi nè particolare impegno. Delusione di inizio stagione, anche se le due star nelle interviste non hanno escluso una nuova collaborazione: nel caso, speriamo che si affidino ad altri sceneggiatori, e soprattutto ad altra mano registica.
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