Regia di Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne vedi scheda film
Altro bel film dei fratelli belgi: 11 anni dopo 'La promesse', il film narra la vicenda di immigrati che compiono affari loschi nel Belgio contemporaneo. La messa in scena è molto rigorosa ma la macchina da presa questa volta concede una tregua agli interpreti, stando loro meno attaccata, costruendo quindi un film dal ritmo più disteso. Il tema di fondo - il denaro - rimanda ovviamente a 'L'argent', ultimo film di Robert Bresson, del quale i Dardenne sono chiaramente estimatori. Ottimo come sempre il lavoro sugli interpreti, con Jérémie Rénier bravo nella parte del tossico e la sorprendente Arta Dobroshi, all'inizio indifferente e disinteressata ma che, alla fine acquista una certa consapevolezza. In un piccolo ruolo compare Olivier Gourmet, attore feticcio dei Dardenne. Una nota di demerito va al doppiaggio, dato che l'accento della protagonista è russo invece che albanese. Voto: 8.
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