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Death Race

Regia di Paul Anderson vedi scheda film

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La recensione su Death Race

di supadany
8 stelle

Un b-movie camuffato da qualcosa di più grande (nel senso che il budget è consistente), ben assemblato da un regista, poco fantasioso, ma che sa gestire l’azione e che questa volta si avvale anche di un contesto azzeccato.

Siamo in un futuro dove si fa fatica a tirare avanti (strano) ed il programma più seguito in televisione è una sorta di grande fratello su quattro ruote, ambientato in una prigione, dove si svolgono gare in cui tutto è consentito, anzi più morti ci sono più l’audience si impenna.

Così un povero operaio, si trova accusato (e soprattutto incastrato) dell’uccisione della moglie, e quindi incarcerato, solo perché è ritenuto il pilota in grado di sostituire una delle figure più carismatiche della competizione.

Oltre alle gare, riconoscerà l’assassino della moglie e cercherà vendetta, oltre che giustizia per se stesso.

 

 

Non sarà un film dalle grandi pretese, ma nella sua muscolarità funziona in maniera quasi sorprendente.

Tra gare ad alto coefficiente di spettacolarità (tra le altre cose realizzate in maniera artigianale) e la violenza intrinseca di un mondo post apocalittico, presentato all’interno di una prigione dove tutto gira peggio delle più negative previsioni, si rivela ben migliore delle premesse.

Merito di una regia che ben si cala nella situazione, ma anche del protagonista (senza dimenticare la spietata direttrice interpretata da Joan Allen), un Jason Statham più convincente del solito, che sarà inespressivo (fatto conclamato), ma in un ruolo così richiama, con successo, apertamente lo Stallone anni ottanta.

Ottimo, ed incalzante, anche il tema musicale scelto.

Come difetto rilevo che alla lunga risulta un po’ ripetitivo e che nel finale ci poteva stare una maggiore cattiveria, ma che probabilmente questo sarebbe proprio di un cinema che Paul W. Anderson non conosce proprio.

In ogni caso è decisamente cazzuto, lascerà soddisfatti gli amanti di questo genere di film.

 

La colonna sonora

Il tema scelto è decisamente efficace.

Jason Statham

Inespressivo come al solito, ma la parte non richiede certo grandi doti recitative, senza dimenticare che il personaggio gli si addice ed è molto meglio della media che gli capita abitualmente.

Joan Allen

Presenza importante per dare spessore al cattivo di turno.

Un pò sprecata, sempre brava, ma mi sarei aspettato qualcosina di più.

Tyrese Gibson

Ruolo ordinario senza particolari acuti.

 

Ian McShane

Per niente male.

Natalie Martinez

Fa la parte della ragazza soprammobile in maniera più che sufficiente.

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