Regia di Paul Anderson vedi scheda film
L'originale è di metà anni Settanta,girato dall'indipendente Paul Bartel,sotto l'egida di Roger Corman,che infatti figura tra coloro che hanno prodotto questo remake:con la star dei B-Movie d'azione Jason Statham (che figura come coprotagonista nel prossimo venturo "The expendables",nuovo film di e con Sylvester Stallone), e altre facce e corpi da jungla del cinema di consumo puro, giunge "Death Race",che mescola vistosamente elementi da altri titoli molto popolari nel mercato dvd e nella programmazione della tv via cavo,come gli "Interceptor",i "Fast and furious", e altri ancora,passando pure per il genere carcerario,che ha sempre il suo perchè. Spinto a tutta valvola nelle scene d'azione,con corse e scontri cruenti, messi in atto dalla corrotta direttrice del carcere per venderli alle televisioni (una Joan Allen di divertita perfidia),il film, nonostante presenti la firma non tranquilizzante di Paul W.Anderson, che da anni ci propina lungometraggi di consistente mediocrità (indelebile il ricordo di "Mortal Kombat"...) si fa vedere e azzecca il ritmo giusto:certo, si fa passare l'ovvio messaggio che uccidere è comunque giustificabile in nome di un obbiettivo da raggiungere, e che la violenza a volte è necessaria,ma non è cosa certo nuova per chi non rinuncia a priori a vedere un film d'azione qualsiasi. Caratteri mostrati ed evidenziati con uno stile tra il cartoon alla "Ken il guerriero" e i videogames ultima generazione, da antologia del trash la scena in cui arrivano le partners dei piloti della corsa, un gruppo di manze in floridissima forma che starebbero meglio su una spiaggia a Miami ma sono pericolose detenute anch'esse....Però il film può divertire,pur con qualche ripetizione di troppo.
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