La recensione su Lezioni d'amore

di supadany

4 stelle

VOTO : 5++.

Già il titolo italiano è fuorviante al massimo, in quanto qui di lezioni d’amore non c’è granchè, a meno che non si prenda quanto si vede come esempio negativo da non percorrere per alcun motivo.

Per quanto riguarda la storia, obiettivamente difficile da raccontare in immagini, la Coixet non vi riesce appieno, banalizzando contenuti dell’anima, comunque complicati da mostrare con efficacia.

Kingsley è un uomo ricco di cultura (professore universitario e critico stimato), ma povero di cuore, anafettivo (d’altronde è lui a dire che ha voglia solo di scopare), legato solo alla materia e per nulla in grado, da sempre, di dare qualcosa, che non sia materiale, a chi gli sta vicino e da chi cerca da lui qualcosa di più.

Lo vediamo così intraprendere un nuovo rapporto fisico con la bella studentessa di turno (una Penelope Cruz affascinante per quanto il ruolo richiedesse forse un’attrice più giovane), senza tralasciare un storia di solo sesso che si trascina da vent’anni (una Patricia Clarkson convincente), con alle spalle un matrimonio ed un figlio verso cui non riesce a mostrare alcun interesse.

La storia sarebbe veramente dura e profonda (lo si intuisce comunque dalle linee guida della pellicola), ma il film non riesce ad entrare appieno nella psiche interiore del suo protagonista, risultando una copia, un po’ sbiadita per giunta, di altri film che hanno presentato rapporti sentimentali caratterizzati dall’impossibilità di un vero incontro.

In più alcuni dialoghi ed altre situazioni, cadono pesantemente nel ridicolo involontario.

Insomma, doveva essere la prova del nove per la Coixet, che qui sceglie un testo probabilmente molto (troppo) difficile per lei, ma alla fine è riuscita solo in (minima e più superficiale) parte a trasmettere un disagio umano che a volte coglie le persone con il passare degli anni e non solo.

Deludente.