Regia di Ettore M. Fizzarotti vedi scheda film
Ettore Maria Fizzarotti, figlio del regista di anonimi melodrammi Armando, esordisce così, nel 1964, con un musicarello che propaganda il primo grande successo di Bobby Solo, protagonista indiscusso della pellicola. Il mix è quello consueto per il genere: qualche siparietto comico, qualche esibizione canora, una storia romantica a fare da sfondo. Curiosamente Laura Efrikian, la ragazza di cui si innamora ricambiato Bobby Solo, è la stessa di cui pochi mesi dopo in un lavoro analogo (e sempre per la regia di Fizzarotti: In ginocchio da te) si innamorerà un altro cantante agli esordi e dal futuro roseo: Gianni Morandi. Ma lui la sposerà anche nella vita reale. Anche i comprimari (Dolores Palumbo, Carlo e Nino Taranto) sono i medesimi che compariranno nel futuro tris di pellicole pressochè identiche che Fizzarotti girerà addosso a Morandi, così come fotografia (Stelvio Massi), montaggio (Franco Fraticelli) e scenografie (Carlo Leva) sono tutt'uno, un blocco unico che la produzione Titanus importa di film in film. Un prodotto, insomma, a basso costo e non molto ispirato, che segue una sottilissima sceneggiatura a firma Grimaldi & Corbucci (Gianni & Bruno, chiaramente) e che celebra l'ingresso del diciannovenne Bobby Solo - vero nome Roberto Satti - nel frivolo mondo del musicarello. Fino a Zingara (1969) ne girerà altri 4. 2,5/10.
Un cantante italoamericano torna, dopo tanti anni, a Napoli. Un suo amico, professore del conservatorio, ha una figlia coetanea del ragazzo; inizialmente lei diffida di lui perchè è circondato di donne, ma il cantante in realtà ha scelto proprio lei.
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