Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Premessa. Revolutionary road è, ad avviso di chi scrive, una dei rari casi di storia completata, vale a dire che ha trovato la sua forma narrativa ideale, che è quella del romanzo, bellissimo, di Yates. Ogni altra trasposizione non sarà pertanto che in diminuzione, nel senso che si perderà sempre qualcosa, vuoi la profondità, vuoi il ritmo, vuoi la visione d'insieme, vuoi l'attenzione per i particolari. Che fosse una missione impossibile lo si poteva prevedere dal fatto che di farne un film se ne parlava da cinquant'anni, desistendo sempre sulla linea di partenza.
La produzione invero ce l'ha messa tutta. ll regista migliore sulla piazza nel tratteggiare i delicati equilibri familiari. Un'ottima colonna sonora per dare pathos nei lunghi dialoghi. Un coppia di attori intimi dentro e fuori dal set. Ottima fotografia e cast di contorno ben preparato. Il risultato purtroppo resta poco apprezzabile, a tratti molto, molto lento. Ma, ripeto, secondo me non era possibile altrimenti, se non snaturando completamente la storia.
Volendo trovare il cosa cambierei, direi, forse, la coppia di attori. Aver puntato sull'effetto blockbuster, richiamando la magica alchimia di Titanic, con senno di poi è stato un errore: troppo forte il legame con una relazione di amore puro adolescenziale negli occhi dello spettatore. Se Winslet poi fa comunque un ottimo lavoro, Di Caprio non riesce a restituire il maschio perdente su cui era imperniata la grande letteratura a sfondo sociale americana degli anni '60.
Il risultato finale è una visione dove i dialoghi si dissolvono un attimo dopo averli ascoltati, i silenzi non riempiono e le musiche non bastano a tenere alto il pathos.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta