Regia di Sam Mendes vedi scheda film
il film di mendes come un film di indemoniati antropofagi alla rec? da dove viene questa rabbia che porta ad avere la bava alla bocca per avere una vita diversa da quella che si ha? che bisogno c'è di essere così apocalittici perchè si vive in una fottuta casa in periferia(mica lo zen a palermo per intenderci o san donato lì-lì da milano)e si deve andare in centro per lavorare come tanti omini di magritte?... la vita non è sempre rose e fiori... magari in cina stavano e stanno peggio, ma è pur vero che c'è anche chi sta meglio. dove guardare?... al basso o al fondo?... a metà cosa c'è?... c'è una tranquilla vita da moglie e sposa?... c'è una noiosa vita da impiegato?... da giovani tutto sembra in discesa. si pensa che basti crescere giusto per avere la maggiore età e che poi il mondo ti si apra come un fiore inebriante in primavera. che la vita sia una primavera perenne. che la felicità sia perenne.... ma poi si arriva alla metà e si tende a guardare verso il basso?... questo insegna ad accontentarsi della metà o a cercare di fare quello che nessuno si aspetta da te. magari si è pionieri e si sfonda una porta chiusa con dietro un bel muro in cemento armato. la vita è fatta prima di tutto della conoscenza dei propri limiti. april poverina sorride alla vita, ma non riceve indietro la stessa carineria. viene tenuta ben saldata coi piedi per terra, tanto che fa fatica a sollevarli per camminare. mendes pure lui poverino, mette in ballo tanto per fare un bell'arrosto, ma i condimenti si mescolano male e la cottura non va a buon fine. non è in grado di guardare oltre ad una superba fotografia e ad un buon libro(probabilmente)poichè la storia lo è, ma non è nemmeno in grado di dirigere con parsimonia i suoi attori. peccato, le foto e i trailer promettevano bene.
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