Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Psicodramma insostenibile, che non decolla mai. Gli attori si sforzano di aderire ad un copione che catapulta i personaggi in uno confronto/scontro verbale che qualche volta piomba nel ridicolo involontario. La regia di Mendes (regista "di sistema", come Ron Howard, Marc Forster etc..) non va oltre il compitino: non riesce mai a superare la maniera, nè a sviscerare il potenziale emotivo della vicenda. La frizione fra script e messinscena è insanabile in questo film: è come se Mendes volesse prendere la giusta (?) distanza dalla storia narrata e dai risvolti drammatici, senza però riuscire a imporre la dovuta freddezza di sguardo. Una regia indecisa, fuori controllo, ma non è l'unico difetto del film. La critica al conformismo borghese, agli USA grigi degli anni 50 non è ben sviluppata sotto il profilo sociologico. Oltretutto, si parte dall'assunto che Frank e April si ritengano speciali...ma in base a che cosa?! Ci sono ellissi narrative che non funzionano. Vediamo se leggendo la super-recensione di Bradipo, capisco qualcosa in più di questo film...
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