Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Dodici anni dopo Titanic, la coppia DiCaprio-Winslet tenta di percorrere l'Atlantico in direzione inversa, sperando di trovare a Parigi il riparo a quelle frustrazioni a cui li relega una vita mediocre, ma naufragando ancora una volta. Lui è un impiegato che disprezza il suo lavoro, costretto a fare la spola tra il Connecticut e l'ufficio di Manhattan. Lei è un'attricetta fallita trasformata in casalinga disperata che ha spostato le sue aspirazioni sulla cura della casa e dei figli. Dall'esterno, i vicini vedono i Wheeler - questo il cognome della coppia - come una famiglia felice e affiatata ma le cose stanno ben diversamente da come appaiono.
Partendo dal romanzo omonimo di Richard Yates, Sam Mendes ancora una volta intercetta quella zona oscura della American beauty nascosta dietro una parvenza illusoria, i sogni che rimangono chiusi in un cassetto. E lo fa dribblando molti luoghi comuni, ricostruendo assai bene il clima di speranza e di attesa dell'America del dopoguerra (siamo negli anni '50), innestando oculatamente sulla dinamica della coppia alcuni elementi di disturbo (su tutti lo psicopatico interpretato da Michael Shannon, ma il merito è del romanzo). Il film tuttavia presenta gli stessi difetti delle precedenti opere del regista britannico, da un eccesso di estetismo all'incapacità di emozionare veramente, a dispetto della prova sopraffina dei due protagonisti.
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