Regia di Sam Mendes vedi scheda film
Chi non combatte con i propri sogni? Con la propria esasperazione? A chi non stà stretta la quotidiana cloroformizzazione? Emblematiche quelle immagini di folla massificata che si avvia al lavoro e che s'ingoia Leonardo e la sua rabbia addomesticata, o di Kate che getta la consueta spazzatura in un inconsueta Revolutionary Road. A chi non appartiene la famiglia disgregata od abbarbicata attorno ad aspettative ed illusioni? C'è da sviscerare una miriade di problematiche ma evidenzio un solo fattore: i figli. Quelli stranamente accessori di Di Caprio e della Winslet. Quello fantasticamente illuminato ed illuminante di Kathy Bates. Quelli lobotomizzati del vicino di casa. E quello che, pur non nascendo, sconvolgerà più di una famiglia. Ci appartiene più l'accettare di non essere speciali. Od il non averlo mai preso in considerazione, da bravi figli cresciuti a precetti di difficile concezione? Cosi ci alziamo a fine film vagamente esorcizzati e ci ricaliamo in un grigio che acquisterà qualche tonalità in più, forse. Sulla prova degli attori qualche nota: la Winslet ci crede di più, Di Caprio resta spesso incastrato tra risate e mossettine stereotipate, di certo Shannon mette tutti in fila anche con pochi minuti a disposizione e la Bates trasuda vigore e personalità palpabili dallo schermo.
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