La recensione su Changeling

di supadany

10 stelle

VOTO : 7/8.

Non so bene per quale motivo, ma consideravo questo come un Eastwood minore, non tanto perché credevo fosse brutto, ma perché i suoi ultimi lavori, li considero quasi tutti dei capolavori, in cui storie umane come poche trovano sbocco sul grande schermo in modo quasi liberatorio.

Invece, vedendolo, tutti i dubbi si sono rapidamente dissolti, fin dai primi minuti.

La storia è di quelle che non si possono sentire e se non comparisse l’indicazione “una storia vera”, sarebbe davvero incredibile concepire una tale nefandezza.

Il film si snoda tra la lotta di una madre coraggio (una Jolie strepitosa) per riavere il figlio scomparso e la polizia che per ragioni futili gli riconsegna un altro bambino che niente ha a che vedere con la povera donna.

Di lì una serie di ingiustizie ed una lotta caparbia della donna per scoprire la verità, tra tribunali, manicomi e l’ottusità delle forze dell’ordine.

Il film si beve tutto d’un fiato, Estwood spreme i suoi attori, ricostruisce alla perfezione la Los Angeles degli anni venti, sia dal punto di vista logistico che da quello umano.

La polizia carogna, un fatto di cronaca allucinante, tanto pathos ed il solito tocco umano di un regista che nel corso degli anni si è trasformato da duro a tutto tondo nel regista più sensibile, almeno tra quelli americani.

Sceneggiatura precisa e fluida, tempi filmici sempre dinamici, fotografia esemplare, riuscito in quasi tutti i suoi frangenti, fino all’ultimo fotogramma, pur trattando tante situazioni diverse tra loro (penso alla parte processuale).

Grande cinema, emozionale ai massimi livelli.