Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Ambientato in una Los Angeles del 1928, il film narra della lotta di una giovane madre per ritrovare il figlio scomparso. La sua caparbietà cozzerà contro l’ottusità del dipartimento di polizia, troverà un valido appoggio in un pastore protestante, conoscerà l’umiliazione, l’orrore, la rivalsa, per conquistare infine la speranza. Eastwood filma utilizzando un forte contrasto cromatico a evidenziare ancora una volta i contrasti di una società americana, linda in superficie e marcia nelle fondamenta. E’ un film molto doloroso, duro a tratti. Nulla viene risparmiato e gli orrori più grandi sono trasmessi spesso attraverso la testimonianza di personaggi secondari, vedi il cugino dell’omicida o l’entraineuse segregata nella casa di cura. Lo sguardo di Eastwood indugia su parecchie problematiche, non dà giudizi, ce le mostra e basta. Il che è lodevole.
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