Regia di Clint Eastwood vedi scheda film
Il 28esimo film di Eastwood è uno dei suoi più belli: dopo il dittico sulla battaglia di Iwo Jima, il buon Clint torna a parlarci dell'America ai tempi della Grande Depressione. Il film è ambientato a Los Angeles dal 1928 al 1935 e narra una storia (vera) molto cupa che coinvolge una giovane madre - una intensa Angelina Jolie - a cui sparisce il figlio e la polizia ne trova uno affibiandoglielo come suo.
Ormai lo stile di Eastwood, per chi lo segue da anni, è conoscibile dopo poche inquadrature: la macchina da presa si muove sempre lentamente con l'uso frequente di panoramiche e l'attore in scena è inquadrato con degli squarci di luce nel buio, come in un quadro di Caravaggio o di Rembrandt. Da lodare il direttore della fotografia Tom Stern e tra gli interpreti, oltre alla già citata Jolie, Jason Butler Horner nella parte del killer e Amy Ryan in quella dell'internata nel manicomio. Voto: 9.
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