Diana vive una vita apparentemente tranquilla con il marito Paul e la figlia Emma. In realtà, man mano che si avvicina il quindicesimo anniversario di una sparatoria avvenuta nel suo liceo, la donna comincia a ricordare gli eventi che condussero all'incidente e alla morte della sua compagna di scuola e migliore amica, Maureen.
Note
Il regista tenta di dare corpo a un credibile processo di erosione della realtà coincidente, paradossalmente ma non troppo, con una forte presa di coscienza da parte della protagonista, anche se non riesce a fare a meno di indulgere con effetti digitali dal vago sapore new age. Davanti agli occhi è opera irrisolta dalle molte (probabilmente troppe) ambizioni, che se non altro vanta al suo attivo il dialogo a distanza tra le due protagoniste femminili.
Patinata ricostruzione drammatica con riflessioni intimiste che si alternano in flashback che vorrebbero essere surrealisti: ma l'esito è prevedibile e troppo trendy, mentre gli sguardi poetici d'autore su essenze floreali , stucchevoli.
VOTO : 6++.
Criticabilissimo film, soprattutto a causa di un finale facilmente giudicabile come scontato (ho sperato fino all’ultimo in un’idea geniale che però non arriva), ma anche dotato di un suo particolare magnetismo, per cui devo dire che la storia, nonostante sia molto artificiosa con continui salti temporali tra il presunto presente ed il passato, comunque spesso… leggi tutto
Voto: 10/10. Secondo lungometraggio di Vadim Perelman (dopo “La casa di sabbia e nebbia), passato in sordina un po’ ovunque (Italia compresa, all’inizio del 2009): e per molti a ragione. Mi trovo dunque a dover imbastire una specie di quarto grado di giudizio, dopo una serie di condanne più o meno definitive. Il film, per il sottoscritto, è stato invece una vera… leggi tutto
Posso difendere la mia libertà di perplimermi(come diceva Rokko Smitherson autore di filmaggi de paura)?Dopo aver visto questo film sinceramente ci sono stato a pensare un po' per cercare di capire quello che voleva dire il finale.Dopo aver maturato una mia teoria crollata come un castello di carta alla prima obiezione ho spigolato per internet e ho letto anche altre opinioni su questo… leggi tutto
Con La casa di sabbia e nebbia ci aveva storditi per la raffinatezza ed il garbo con cui era riuscito a ricamare lo splendido ritratto di due esistenze ferite, a dispetto della melensaggine del titolo. Cosa sia successo con questo Davanti agli occhi, anonimo e pessimo a partire dal titolo, non si capisce. Siamo in una scuola superiore della provincia americana, dove uno studente massacra …
Alla sua seconda regia, Vadim Perelman, dopo l'esordio col botto nel bellissimo "La casa di sabbia e nebbia", ripropone un dramma incentrato sulla figura femminile di Diana, interpretata da Evan Rachel Wood e Uma Thurman. Un dramma che si dilata nel tempo, raccontando in un gioco di specchi, la storia di questa donna traumatizzata da un avvenimento del suo passato. Il film, a dir poco…
VOTO : 6++.
Criticabilissimo film, soprattutto a causa di un finale facilmente giudicabile come scontato (ho sperato fino all’ultimo in un’idea geniale che però non arriva), ma anche dotato di un suo particolare magnetismo, per cui devo dire che la storia, nonostante sia molto artificiosa con continui salti temporali tra il presunto presente ed il passato, comunque spesso…
Il colore è l'impressione che la luce, variamente riflessa dalla superficie dei corpi, produce sull'occhio... (Lo Zingarelli). Tralasciando questo incipit "accademico", a conti fatti il mio vuol…
Voto: 10/10. Secondo lungometraggio di Vadim Perelman (dopo “La casa di sabbia e nebbia), passato in sordina un po’ ovunque (Italia compresa, all’inizio del 2009): e per molti a ragione. Mi trovo dunque a dover imbastire una specie di quarto grado di giudizio, dopo una serie di condanne più o meno definitive. Il film, per il sottoscritto, è stato invece una vera…
Posso difendere la mia libertà di perplimermi(come diceva Rokko Smitherson autore di filmaggi de paura)?Dopo aver visto questo film sinceramente ci sono stato a pensare un po' per cercare di capire quello che voleva dire il finale.Dopo aver maturato una mia teoria crollata come un castello di carta alla prima obiezione ho spigolato per internet e ho letto anche altre opinioni su questo…
90 minuti di vita sprecati per vedere questo film che, se per i primi 80 non è proprio da buttare, anche se tutti quei continui flashback un po' irritano, il finale è una cosa incomprensibile che ti fa mandare il regista/sceneggiatore dritto dritto a quel paese e ti fa chiedere: ma non avevo proprio niente di meglio da fare oggi?
Confuso e pretenzioso quest' ennesimo film che sfrutta l' effetto "sesto senso". Uma Thruman regge discretamente ma il doppiaggio non le rende giustizia ; meglio la parte adolescenziale con Evan Rachel Wood, lì la trama è ancora comprensibile.
che siano sogni o incubi, ad occhi aperti o creati da un sonno profondo, che siano liberatori, pericolosi, fantastici, è qualcosa con cui tutti noi ci scontriamo ogni notte, che la nostra mente voglia o meno,…
Un bel film drammatico per nulla scontato, anzi abbastanza complesso che deve essere seguito con attenzione; la sceneggiatura schematica, e' sostenuta da un montaggio calibrato con il flash-back al contrario e solo verso il finale si riesce ad immaginare come e' andata in realta'; la fotografia e' patinata e i vari rallenty ne aumentano la bellezza, mentre la Thurman e la figlia Brennan ( mai…
Dana (Uma Thurman/EvanRachel Wood) e Maureen (Eva Amurri) sono due adolescenti in attesa del grande salto verso l'eta' adulta: l'estate della loro esistenza si divide tra i banchi di scuola ed un bagno in piscina, sullo sfondo di una cittadina incapace di contenere la lor voglia di vivere. Lavori in corso di ordinaria gioviinezza messi a rischio dalal follia di un che si diverte a fare Rambo e…
II cinema deve molto a quel vecchio gringo di Ambrose Bierce. Davanti agli occhi appartiene infatti al filone che riscrive Incidente a Owl Creek, probabilmente il racconto più famoso e amato dello scrittore. Esempi più o meno recenti ne sono November, Stay e, arretrando nel tempo, Allucinazione perversa e Il sesto senso. Caratteristica comune di questi film, con la sola eccezione di Shyamalan,…
Non posso non riportare la frase conclusiva della recensione pubblicata da "Repubblica", perchè, con un filo d'ironìa, sintetizza l'effetto che il film ha prodotto sul sottoscritto: "Non diciamo il finale anche perchè, onestamente, non lo abbiamo capito". E per completare il quadro, aggiungo anche che, al termine della proiezione, un paio di ragazzi seduti al cinema qualche poltrona più in…
Non perdete il vostro tempo con questo fondo di magazzino. La trama è trita, la recitazione svogliata, il ritmo agonico. Salverei solo la fotografia luminosa e dai colori intensi. Ottima per una pubblicità. Un film del genere potrebbe anche essere la fine della carriera per una stella che fu come Uma Thurman.
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Commenti (4) vedi tutti
Il film si può vedere senza pretendere troppo; qualcuno si può aspettare un finale diverso, ma purtroppo secondo me manca proprio in questo.
commento di nicorAndirivieni temporali e inutile confusione, totale disinteresse cinematografico.
commento di EwanPatinata ricostruzione drammatica con riflessioni intimiste che si alternano in flashback che vorrebbero essere surrealisti: ma l'esito è prevedibile e troppo trendy, mentre gli sguardi poetici d'autore su essenze floreali , stucchevoli.
commento di gattopongoFilm un pò lento ma accettabile, anche se non va oltre la sufficienza.
commento di klunk