Regia di Christopher N. Rowley vedi scheda film
Arvilla (Lange) rimane improvvisamente sola: il marito Joe muore, e la figlia di lui, Francine, avuta dal precedente matrimonio, insiste perché le ceneri del padre siano portate al funerale. Arvilla aveva promesso all’amato di spargerle al vento, ma Francine la ricatta: se non farà come le chiede, le toglierà la casa in cui viveva con lui. Per sostenerla nella dura impresa, il viaggio verso la funzione in California, la accompagnano le amiche Margene (Bates) e Carol (Allen), su una Cadillac decappottabile. Sulla loro strada incrociano un ragazzo con mille speranze e uno scapolone dai modi gentili. La domanda più ovvia è: che cosa ci fa un titolo come questo nel listino Teodora? Anche comprendendo l’amore (indiscutibile, per chi scrive) per l’icona Jessica Lange (e per la bravura di Kathy Bates), e ripensando alle miratissime scelte di questa casa, che dà un senso al termine “cinema di qualità”, la risposta non si dà. Il film pare una sosta di riposo rispetto ad altre pellicole ben più dirompenti, per estetica e personaggi, distribuite finora. È vero: Arvilla non si “svende”, ma l’emozione non arriva quasi mai in sala. E lo schema del road movie al femminile è un po’ stravisto. Noioso, ma con onestà.
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