Regia di Kimberly Peirce vedi scheda film
L'esercito degli Stati Uniti nel post Viet-Nam è stato basato sull'arruolamento di soli volontari.
Il governo statunitense per dotarsi di un numero sufficiente di soldati ha dato dei vantaggi (Cittadinanza, assunzione nel pubblico impiego, passaggio nelle forze di polizia) stipulando un "contratto" in ferma a tempo determinato.
Questo non è un film di guerra stile "Black Hawk Down" dove si spara e poi si è degli eroi, qua prima si è nella polvere dell'Irak poi si è nella polvere delle periferie americane a fare i conti conti con i propri disagi, poi si è nella polvere degli ospedali, ma soprattutto si è nella polvere dell'inganno che il proprio governo ha perpetrato nei confronti di molti volontari come il gruppo di amici protagonisti del film poi divenuti coscritti e il coscritto ha due strade, la fuga in altre nazioni cioè disertare e abbandonare gli Stati Uniti, oppure ritornare in luoghi dove si combatte senza sapere quando il "patto" avrà termine.
Bellissimo film su un tema attuale e poco noto per ovvi motivi
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