La recensione su Stop-Loss

di supadany

6 stelle

VOTO : 6+.

Questo film è stato in offerta sugli scaffali del mio rivenditore di fiducia a lungo prima che lo prendessi.

Infatti, senza leggere la trama e non sapendone niente, ma solo leggendo i nomi del cast, pensavo al classico film per teen ager.

Invece è una variante del dramma generato dal conflitto iraqueno che mostra ancora una volta i traumi che questo continua a portare con se.

Il film si apre con un’azione drammatica di un gruppo di soldati ed il seguente ritorno a casa degli stessi, che non saranno più gli stessi.

Il più valoroso vorrebbe congedarsi, ma viene obbligato a ritornare in Iraq, mentre tutti, seppur con umori ed intenzioni diverse per il proprio futuro, devono fare i conti con i fantasmi del ricordo.

Comincerà così una fuga per cercare di cambiare le cose.

Il film non ha certo la forza o l’intensità dei migliori racconti cinematografici in materia, ma offre comunque uno spaccato che riesce a lasciare un segno.

La forma semplice ed il cast facilmente appetibile, permetteno di portare il messaggio anche ad un pubblico più giovane e solitamente meno attento; soprattutto per questo lo ritengo un discreto prodotto.

In più non manca di denotare un profondo senso di malessere ed ingiustizia per un conflitto voluto da pochi che ha rovinato tante famiglie ed anche per questo si può definire coraggioso.

Però, cinematograficamente parlando, non ha grandi acuti (e la confezione è pulita e senza aspetti trascendentali), ma ha dalla sua un’immediatezza che gli può permettere di far breccia in un amplio pubblico.

Purtroppo il risultato complessivo è minato anche da un finale che mi ha lasciato l’amaro in bocca, non chiudendo con lo stesso coraggio (ed anche un po’ di fretta) il percorso in precedenza intrapreso.

Per il resto non male, ma qualche ingenuità non manca.

Su Kimberly Peirce

VOTO : 6+.
Parte bene, confeziona un film abbastanza interessante, ma ci mette pure alcune ingenuità e sceglie un finale che mi ha lasciato un pò perplesso.