Regia di Marco Tullio Giordana vedi scheda film
Il travagliato cammino verso la distruzione, nel nome di una coerenza non sempre saldissima. La questione principale che sorge dal film va indirizzata ai partigiani: Valenti e la Ferida, una coppia di attori: a che pro eliminarli fisicamente? Giordana ha coraggio nell'aprire un simile squarcio nel dibattito revisionista, ma è ben chiaro che si tratta di una domanda piuttosto retorica, destinata a non avere una risposta effettiva. C'è però una morale, che è quella della 'giustizia'; il film si chiude con la frase 'abbiamo fatto giustizia', pronunciata dai partigiani che hanno appena fucilato Valenti e la Ferida, ed è inevitabile porsi degli interrogativi pesantissimi sul valore, sul ruolo concreto e sulle conseguenze, di questa 'giustizia'. E' un film smodatamente lungo, Giordana non riesce a contenersi e straripa fino alle due ore e mezza di pellicola; non tutta la sostanza narrativa è necessaria e questo ne fa un'opera piuttosto noiosetta.
Due attori nell'Italia del '45, Valenti e la Ferida, fanno coppia nella vita, sullo schermo e pure nelle scelte politiche. Per la loro adesione alla repubblica di Salò verranno processati sommariamente e fucilati.
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